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Libri.itN. 225 MACÍAS PEREDO (2014-2024) MONOGRAFIACIOPILOPI MARZO 2024 – SULLA MORTE E SULLA VITAMARINAGLI UCCELLI vol. 3LA SIRENETTA
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Tutti i filmati di Fondazione Circolo dei lettori

Totale: 262

Simonetta Sciandivasci - I figli che non voglio (Mondadori)

Simonetta Sciandivasci presenta "I figli che non voglio" (Mondadori) con Bruno Ventavoli. Rispetto alla maternità spesso vincono gli schematismi e le donne sono o vittime di un Paese in cui fare figli è un privilegio o un manipolo di ciniche e carrieriste. Nel mezzo ci sono le persone vere, a cui danno voce gli interventi non ortodossi, critici e intelligenti, qui raccolti, nati sulle pagine di “Specchio – La Stampa”.

Giuseppe Culicchia - La bambina che non doveva piangere (Mondadori)

Giuseppe Culicchia presenta "La bambina che non doveva piangere" (Mondadori) con Simonetta Sciandivasci. Il romanzo rende giustizia alla memoria di Ada – operaia figlia di un operaio fascista, comunista, madre del brigatista Walter Alasia – mostrando come i destini di ognuno di noi siano il prodotto di catene di eventi che cominciano molto lontano, nel tempo e nello spazio.

Elena Casetta - Filosofia dell'ambiente (il Mulino)

Elena Casetta presenta "Filosofia dell'ambiente" (il Mulino) con Telmo Pievani e Maurizio Ferraris, modera Emilio Corriero. Il libro aiuta a capire la crisi ecologica attraverso una trattazione sistematica e scientificamente informata dell’ambiente dei viventi, umani inclusi.

Incontro con Rébecca Dautremer

Incontro con Rébecca Dautremer e Elisa Seitzinger. Con Un attimo soltanto (Rizzoli) continua la serie dedicata a Jacominus Gainsborough, un coniglietto tanto ordinario quanto straordinario nato in una giornata d’autunno di un tempo passato. Questa è solo l’ultima delle bellissime opere dell’illustratrice francese capace come pochi di regalarci atmosfere sospese e prospettive mai scontate, figure al limite del grottesco, quasi magiche, alternando tavole a colori piene di dettagli e disegni al tratto solo apparentemente semplici.

Festival del Classico 22 - Lezione di Giorgio Ieranò

C’è un solo modo, scriveva Aristotele, di fare a meno di schiavi e fatica umana: avere macchine intelligenti capaci di muoversi e operare da sole. Una profezia che anticipa l’era dell’automazione, o forse l’enunciazione di un sogno impossibile, realizzabile solo nel mito, dove operano artefici magici come il dio-fabbro Efesto, patrono degli artigiani, e come l’eroe Dedalo, capace di creare il Labirinto e di dar forma a statue animate. La lezione di Giorgio Ieranò per il Festival del Classico 2022.

Festival del Classico 2022 - Storia del lavoro dal mondo greco alla società capitalistica

I Greci contrapponevano scholè e ascholìa (assenza di libertà), avevano il mito del lavoro agricolo e criticavano l’avida attività mercantile; le riforme protestanti hanno coltivato l’idea del lavoro come Beruf, come vocazione, e del profitto come benedizione divina; la società capitalistica, basata sul profitto, è stata oggetto delle critiche di Fourier e di Marx contro lo sfruttamento del valore lavoro e l’alienazione del lavoratore. E la società odierna? È maturo il tempo di un nuovo ethos del lavoro? Incontro con Giuseppe Cambiano, Ferdinando ... continua

Festival del Classico 2022 - Lavorare poco e lavorare tutti? O abolire il lavoro?

L’idea di riconoscere un reddito di base a ogni individuo risale alla fine del ’700. Tornata alla ribalta con la crisi del welfare tradizionale, è oggi molto dibattuta. Gli autori si confrontano con le principali misure alternative di contrasto della povertà e rispondono alle obiezioni di natura etica, economica e politica, convinti che sia la soluzione politica più efficace per affrontare insicurezza economica ed esclusione sociale. Incontro con Domenico De Masi, Pietro Garibaldi, Yannick Vanderborght, modera Giuliana Ferraino.

Festival del Classico 2022 - L'umanità errante

La parola diaspora, «dispersione», riassume bene nella sua etimologia greca la dimensione universale dell’umanità errante del passato e del presente, disseminata sul pianeta per ragioni storiche, ambientali ed economiche. Un problema comune che sembra richiedere un approccio internazionale globale. Utopia? Dagli Stoici a Kant il diritto cosmopolitico ha scommesso sull’universalità della natura umana e delle leggi che la riguarda. Luciano Canfora dialoga con Francesca Mannocchi, modera Lorenzo Pregliasco.

Festival del Classico 2022 - Lezione di Giulio Guidorizzi

Gli dei olimpici erano concepiti come la proiezione di una società aristocratica dedita ad attività nobili. Tra loro, isolato, Efesto, un dio decisamente plebeo: un artigiano zoppo (e anche i suoi aiutanti, i Ciclopi, sono deformi) che Omero descrive sudato mentre si muove tra incudini e mantici. “Anti-olimpico”, fu espulso dal cielo e riammesso solo più tardi, sposando Afrodite. Altre divinità si occupano delle opere e lasciano intravvedere una riflessione sulla sfera del fare: l’agricoltura (Demetra), il fuoco (Prometeo), la tessitura (Atena). La lezione ... continua

Festival del Classico 2022 - Lezione di Ivano Dionigi

La natura, generatrice (creatrix) e artefice (daedala) di tutte le cose, non è perfetta ma “inerte” (átechnos) e caratterizzata da vistose mancanze (praedita tanta culpa). È necessario, dunque, l’intervento dell’uomo, anch’egli Dedalo (daedalus), per la scoperta e l’elaborazione delle arti manuali e liberali. Ma per Lucrezio il progresso della civiltà e della tecnica comporta un regresso morale e civile. Di qui la proposta della sapientia di Epicuro come arte e scienza suprema. La lezione di Ivano Dionigi al Festival del Classico.